GIARDINO A ZERO MANUTENZIONE: sogno o realtà?
GIARDINO A ZERO MANUTENZIONE: sogno o realtà?
“Un uomo non è pigro se è assorto nei propri pensieri; esiste un lavoro visibile ed uno invisibile.” – Victor Hugo.
La mia visione di giardinaggio nasce riflettendo su questa citazione.
Il mio obiettivo è che, grazie al METODO ZERO-M, i miei clienti siano liberi di dedicarsi quanto più possibile alla parte di lavoro invisibile.
Essere assorti nei pensieri, ci permette di elaborare strategie migliori di quando siamo impegnati nel vortice delle attività quotidiane e giriamo sulla ruota del criceto.
Desidero che i miei clienti siano liberi di pensare anche se hanno una casa con giardino e ogni tanto, direttamente o indirettamente, tocca dedicare tempo e/o risorse economiche per mantenerlo nelle condizioni ottimali.
Bando alle ciance, vengo al dunque. È possibile realizzare un giardino che non necessiti alcun intervento umano nel tempo?
Si, ti rispondo con sicurezza…basta farlo con piante di plastica.
Non è una battuta, tanto meno una provocazione. Uno dei giardini progettati dalla famosa paesaggista Martha Schwartz è realizzato tutto con ghiaia e piante finte.
Ma non è questa l’impostazione del lavoro che condivido e, alla plastica, preferisco l’elemento vegetale.
Nel mondo si conoscono circa 391 mila specie di piante differenti, solo in Italia ne possono vivere 9.792.
La maggior parte dei giardinieri ne conosce 9, usa sempre le stesse e i giardini, spesso, sono a elevata manutenzione.
Il METODO ZERO-M è il mio “ingrediente segreto” non lo posso svelare completamente e così facilmente in questo articolo.
Ti invito a leggere la seconda parte di questo contenuto, il primo indizio che ti posso dare è che COMODO utilizza piante diverse, in maniera differente.
Alla tua comodità.
Elia Bertucci – founder di Comodo – Giardini a zero manutenzione.